Lunedì XXIII settimana TO B – Commento e Vangelo

a cura di Sara Gentile

VANGELO:

Dal Vangelo secondo Luca (6,6-11)

Un sabato Gesù entrò nella sinagoga e si mise a insegnare. C’era là un uomo che aveva la mano destra paralizzata. Gli scribi e i farisei lo osservavano per vedere se lo guariva in giorno di sabato, per trovare di che accusarlo.
Ma Gesù conosceva i loro pensieri e disse all’uomo che aveva la mano paralizzata: «Àlzati e mettiti qui in mezzo!». Si alzò e si mise in mezzo.
Poi Gesù disse loro: «Domando a voi: in giorno di sabato, è lecito fare del bene o fare del male, salvare una vita o sopprimerla?». E guardandoli tutti intorno, disse all’uomo: «Tendi la tua mano!». Egli lo fece e la sua mano fu guarita.
Ma essi, fuori di sé dalla collera, si misero a discutere tra loro su quello che avrebbero potuto fare a Gesù.

COMMENTO:

Nel Vangelo di oggi, Gesù sta insegnando nella Sinagoga in giorno di sabato. Gli scribi e i farisei, più che ad ascoltare gli insegnamenti di Cristo stanno ad osservare, quasi a spiare i suoi comportamenti per trovare qualche appiglio per poi accusarlo. Nemmeno dinanzi al miracolo trovano motivo di comprensione e di conversione. Non è certamente questo il modo di porsi dinanzi al Signore. La sua parola va accolta con fede e gratitudine. Gesù legge nei loro pensieri e cerca ancora di gettare luce in quei cuori: «Alzati e mettiti qui in mezzo!», dice a quell’uomo. Con quel gesto vuole dire chiaramente che è l’uomo ad essere al centro, non l’osservanza di una regole e norme. Dio ha donato agli uomini le regole perché essi siano più liberi! Poi aggiunge: «Tendi la tua mano!» e la mano guarì. S’intrecciano in questo episodio la cura amorevole e l’attenzione che Cristo ha per ciascuno di noi. Sono ancora tanti coloro che fiduciosamente stendono le mani verso Cristo in un totale affidamento e tanti ad essere guariti, lodando Dio per i suoi prodigi di grazia e di amore.

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