Giovedì XXXI settimana TO B – Commento e Vangelo

a cura di Veronica Covelli
VANGELO:
Dal Vangelo secondo Luca (15,1-10)
In quel tempo, si avvicinavano a Gesù tutti i pubblicani e i peccatori per ascoltarlo. I farisei e gli scribi mormoravano dicendo: «Costui accoglie i peccatori e mangia con loro».
Ed egli disse loro questa parabola: «Chi di voi, se ha cento pecore e ne perde una, non lascia le novantanove nel deserto e va in cerca di quella perduta, finché non la trova? Quando l’ha trovata, pieno di gioia se la carica sulle spalle, va a casa, chiama gli amici e i vicini e dice loro: “Rallegratevi con me, perché ho trovato la mia pecora, quella che si era perduta”. Io vi dico: così vi sarà gioia nel cielo per un solo peccatore che si converte, più che per novantanove giusti i quali non hanno bisogno di conversione.
Oppure, quale donna, se ha dieci monete e ne perde una, non accende la lampada e spazza la casa e cerca accuratamente finché non la trova? E dopo averla trovata, chiama le amiche e le vicine, e dice: “Rallegratevi con me, perché ho trovato la moneta che avevo perduto”. Così, io vi dico, vi è gioia davanti agli angeli di Dio per un solo peccatore che si converte».
COMMENTO:
La prima cosa che noto è la fiducia che Gesù pone verso il peccatore.
Ciò vuol dire che l’amore di Dio non ha confini e che è rivolto a chiunque decide di seguirlo.
Mi ha colpito la frase “vi sarà gioia nel cielo per un solo peccatore che si converte”, fa riflettere molto su ciò che davvero conta. Infatti, non conta essere buono e non aver peccato quanto conta riconoscere ciò che si fa e convertirsi alla parola di Dio.
Dal mio punto di vista la conversione è una delle forme di fede più bella che ci sia. Riconoscendo i nostri peccati dimostriamo di seguire a pieno ciò che Gesù ci dice. È nella conversione che troviamo le vere parole del Vangelo.
Ogni volta che ci confessiamo veniamo perdonati e il nostro cuore si riempe dell’amore che accomuna tutti noi, un amore vero basato sulla sincerità e sulla fede.