Venerdì XXIV settimana TO B – Commento e Vangelo (San Matteo)

a cura di Francesca Lomascolo

VANGELO:

Dal Vangelo secondo Matteo 9,9-13

In quel tempo, mentre andava via, Gesù, vide un uomo, chiamato Matteo, seduto al banco delle imposte, e gli disse: «Seguimi». Ed egli si alzò e lo seguì.
Mentre sedeva a tavola nella casa, sopraggiunsero molti pubblicani e peccatori e se ne stavano a tavola con Gesù e con i suoi discepoli. Vedendo ciò, i farisei dicevano ai suoi discepoli: «Come mai il vostro maestro mangia insieme ai pubblicani e ai peccatori?».
Udito questo, disse: «Non sono i sani che hanno bisogno del medico, ma i malati. Andate a imparare che cosa vuol dire: “Misericordia io voglio e non sacrifici”. Io non sono venuto infatti a chiamare i giusti, ma i peccatori».

COMMENTO:

Nel vangelo di oggi ascoltiamo un racconto di vocazione. Vediamo Gesù che invita un peccatore a seguirlo. Lo chiama e diventa suo discepolo.
Quello che più dovrebbe farci riflettere è la fiducia di quest’uomo che senza conoscerlo si alza, lascia quello che sta facendo e decide di seguirlo.
Questo è solo l’inizio di questo Vangelo che continua con la domanda di alcuni farisei ai discepoli: “come mai il vostro maestro mangia insieme ai pubblicani e ai peccatori”.
La risposta di Gesù fu questa: “Non sono i sani che hanno bisogno del medico ma i malati”.
Questa logica non deve scandalizzarci, perché Gesù è venuto a salvarci dalle nostre miserie per poterlo seguire ed essere sempre più a sua immagine.
Perciò ognuno di noi come quel peccatore, quando veniamo chiamati da Gesù dobbiamo alzarci e dire: ” Sì, Gesù, vengo e ti seguo!”