Lunedì XXVIII settimana TO B – San Giovanni Paolo II
VANGELO:
Dal Vangelo secondo Luca (12,13-21)
In quel tempo, uno della folla disse a Gesù: «Maestro, di’ a mio fratello che divida con me l’eredità». Ma egli rispose: «O uomo, chi mi ha costituito giudice o mediatore sopra di voi?».
E disse loro: «Fate attenzione e tenetevi lontani da ogni cupidigia perché, anche se uno è nell’abbondanza, la sua vita non dipende da ciò che egli possiede».
Poi disse loro una parabola: «La campagna di un uomo ricco aveva dato un raccolto abbondante. Egli ragionava tra sé: “Che farò, poiché non ho dove mettere i miei raccolti? Farò così – disse –: demolirò i miei magazzini e ne costruirò altri più grandi e vi raccoglierò tutto il grano e i miei beni. Poi dirò a me stesso: Anima mia, hai a disposizione molti beni, per molti anni; riposati, mangia, bevi e divertiti!”. Ma Dio gli disse: “Stolto, questa notte stessa ti chiedo sarà richiesta la tua vita. E quello che hai preparato, di chi sarà?”. Così è di chi accumula tesori per sé e non si arricchisce presso Dio».
COMMENTO:
L’invito è guarda all’essenziale, ciò che conta veramente è il tesoro vero che accumuleremo in cielo.
Si potrebbe racchiudere in un semplice slogan “la mia banca è differente”.
Impariamo a dare la direzione giusta alle nostre azioni, a renderci conto del bene, solo così potremmo dire di essere ricchi veramente. E il nostro tesoro sarà incorruttibile; e per sempre!