Giovedì XXIII settimana TO B – Commento e Vangelo
a cura di Riccardo Costantini
VANGELO:
Dal Vangelo secondo Luca (6,27-38)
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«A voi che ascoltate, io dico: amate i vostri nemici, fate del bene a quelli che vi odiano, benedite coloro che vi maledicono, pregate per coloro che vi trattano male. A chi ti percuote sulla guancia, offri anche l’altra; a chi ti strappa il mantello, non rifiutare neanche la tunica. Da’ a chiunque ti chiede, e a chi prende le cose tue, non chiederle indietro.
E come volete che gli uomini facciano a voi, così anche voi fate a loro. Se amate quelli che vi amano, quale gratitudine vi è dovuta? Anche i peccatori amano quelli che li amano. E se fate del bene a coloro che fanno del bene a voi, quale gratitudine vi è dovuta? Anche i peccatori fanno lo stesso. E se prestate a coloro da cui sperate ricevere, quale gratitudine vi è dovuta? Anche i peccatori concedono prestiti ai peccatori per riceverne altrettanto. Amate invece i vostri nemici, fate del bene e prestate senza sperarne nulla, e la vostra ricompensa sarà grande e sarete figli dell’Altissimo, perché egli è benevolo verso gli ingrati e i malvagi.
Siate misericordiosi, come il Padre vostro è misericordioso.
Non giudicate e non sarete giudicati; non condannate e non sarete condannati; perdonate e sarete perdonati. Date e vi sarà dato: una misura buona, pigiata, colma e traboccante vi sarà versata nel grembo, perché con la misura con la quale misurate, sarà misurato a voi in cambio».
COMMENTO:
Della Parola odierna il tema principale è l’amore verso i nostri nemici.
Noi tutti dobbiamo amare i nostri nemici allo stesso
modo in cui Dio ci ama, senza distinzione e nonostante i nostri limiti.
Gesù ama i peccatori perché odia il peccato. Amare i nemici e amare il prossimo è la stessa cosa. Perché l’amore verso il prossimo deve essere capace di reggere. Reggere la vita degli altri, la vita di coloro che camminano al nostro fianco, la vita del mondo. Solo così saremo capaci di trasmettere Amore. Questo è il comandamento che Gesù ci vuole trasmettere: Amare tutti indistintamente.
Per amare come Dio bisogna amare a senso unico: dare tutto senza pretendere nulla.
“Siate misericordiosi, com’è misericordioso il Padre vostro”.
Come disse Papa Giovanni II:” “Attraverso la preghiera, Dio si rivela prima di tutto come Misericordia, cioè come Amore che va incontro all’uomo sofferente, Amore che sostiene, rialza, invita alla fiducia.” Ecco, il mio parere, Misericordia è un “secondo nome” dell’Amore.
Dovremmo imparare tutti a guardare la Misericordia di Dio e aprire davanti a Lui i nostri cuori: solo così sapremo di porgere l’altra guancia e di perdonare il prossimo!
L’amore dei nemici è una grazia che ci fa misericordiosi come il Padre. Gesù ci insegna come dobbiamo comportarci nei confronti di quelli che non ci amano: non giudicate, non condannate, perdonate, date!