Sabato XX settimana TO B – Vangelo e Commento

a cura di Alessandra Pinto

VANGELO:

Dal Vangelo secondo Matteo (23,1-12)

In quel tempo, Gesù si rivolse alla folla e ai suoi discepoli dicendo:
«Sulla cattedra di Mosè si sono seduti gli scribi e i farisei. Praticate e osservate tutto ciò che vi dicono, ma non agite secondo le loro opere, perché essi dicono e non fanno. Legano infatti fardelli pesanti e difficili da portare e li pongono sulle spalle della gente, ma essi non vogliono muoverli neppure con un dito.
Tutte le loro opere le fanno per essere ammirati dalla gente: allargano i loro filattèri e allungano le frange; si compiacciono dei posti d’onore nei banchetti, dei primi seggi nelle sinagoghe, dei saluti nelle piazze, come anche di essere chiamati “rabbì” dalla gente.
Ma voi non fatevi chiamare “rabbì”, perché uno solo è il vostro Maestro e voi siete tutti fratelli. E non chiamate “padre” nessuno di voi sulla terra, perché uno solo è il Padre vostro, quello celeste. E non fatevi chiamare “guide”, perché uno solo è la vostra Guida, il Cristo.
Chi tra voi è più grande, sarà vostro servo; chi invece si esalterà, sarà umiliato e chi si umilierà sarà esaltato».

COMMENTO:

Nel vangelo di oggi Gesù si rivolge ai suoi discepoli e al popolo! Egli riconosce l’autorità di  scribi e farisei,ma attacca loro a causa dell’incoerenza che li contraddistingue,in quanto ‘dicono e non fanno’! Questa incoerenza è una caratteristica che noi spesso ritroviamo nelle persone che ci circondano! Quanti tra noi sono degli ottimi predicatori, ma poi in realtà non compiono nulla di concreto? Quanti riescono a persuadere la nostra mente con discorsi ricchi di promesse solo per ottenere in cambio qualcosa? E quante volte rimaniamo delusi perché, dopo aver raggiunto i loro obbiettivi, dimenticano persino il tuo nome? Se c’è una cosa che a Gesù non va molto a genio è quell’apparenza che con il passare del tempo inganna! Gli scribi che Egli critica non facevano altro che servirsi di tuniche importanti per la preghiera solo per apparire ed essere elogiati dal popolo! La legge fondamentale che Gesù ci da, invece, dice tutt’altro! “Voi siete tutti fratelli e sorelle”, ciò vuol dire che nessuno deve privilegiare sull’altro!   Ognuno di noi dovrebbe imparare a non mettere al primo posto l’ “io”, perché a farlo siamo bravi tutti! La vera sfida è essere umili! Mettere da parte l’egoismo, mettere da parte tutto ciò che fa stare bene solo e soltanto me e prostrarsi al servizio di chi ha bisogno di noi!
Solo così ‘chi si umilierà sarà innalzato’.

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