Di una cosa sola c’è bisogno. Presentate le guide di Azione Cattolica

[vc_row][vc_column][vc_column_text]di Luana Locorotondo

Sabato 22 e Domenica 23 Settembre l’Azione Cattolica della diocesi di Lecce ci ha convocati presso la comunità Emmanuel “Le Sorgenti” di Novoli per la presentazione delle guide che accompagneranno il cammino del settore ACR, giovani e adulti e noi educatori vi abbiamo partecipato con estremo piacere e interesse.
In questo incontro, la presidenza diocesana di Ac ha introdotto le nuove proposte nazionali dell’anno formativo che sta per cominciare: l’icona biblica, il Vangelo da cui è tratta ed il verbo guida.
Entrando nella sala che ospitava tutte le comunità invitate, una frase attirava il nostro sguardo, al centro del telo bianco, dove sono state poi trasmesse le slides di presentazione del nuovo cammino: “Di una cosa sola c’è bisogno”. Questa è la nuova icona biblica. Una frase che parla da sé, specialmente per un cristiano cattolico che vuole far crescere la propria spiritualità.
Poi un’altra scritta risaltava all’occhio: “Marta e Maria”. Le due sorelle che ci mostrano la loro umanità in modi diversi. Marta indaffarata nel servire il loro ospite, Gesù, venuto apposta per cenare da loro, e Maria che si mise ai suoi piedi per ascoltarlo. Due atteggiamenti opposti, ma non sbagliati.
«In quel tempo, Gesù entrò in un villaggio e una donna, di nome Marta, lo accolse nella sua casa. Ella aveva una sorella, di nome Maria, la quale, sedutasi ai piedi di Gesù, ascoltava la sua parola; Marta invece era tutta presa dai molti servizi. Pertanto, fattasi avanti disse: “Signore, non ti curi che mia sorella mi abbia lasciata sola a servire? Dille dunque che mi aiuti”. Ma Gesù le rispose: “Marta, Marta, tu ti affanni e ti agiti per molte cose, ma una sola è la cosa di cui c’è bisogno. Maria si è scelta la parte migliore, che non le sarà tolta”. (Luca 10,38-42)
Qual è la parte che non ci verrà mai tolta? La Parola, la Sua. Àncora di salvezza e guida perfetta per le nostre vite. C’è un tempo per ascoltare ed uno per agire, c’è un tempo per accogliere ed uno per servire. E’ pur vero che una cosa non esclude l’altra ed ecco che a questo punto ci viene in aiuto il nuovo verbo suggerito dall’Azione Cattolica Nazionale: GENERARE.
Ma cosa esattamente? ACCOGLIENZA, ASCOLTO, SERVIZIO. Messi in quest’ordine non a caso, ma perché, se ci si pensa bene, sono uno la conseguenza dell’altro ed hanno una parola in comune, la quale la si può intuire leggendo fra le righe: CARITA’. Punto cardine di ogni cristiano. Senza di essa non ci si può definire tali.
Nel primo giorno di formazione, Don Luca Busconti, assistente diocesano del settore ACR, ha esposto una Lectio Divina sul Vangelo in questione alquanto illuminante. Qualcuno di noi può rispecchiarsi nell’atteggiamento di Marta, altri in quello di Maria. Ma il punto è che “di una cosa sola c’è bisogno”. Non puoi metterti al servizio se prima non hai ascoltato, non puoi ascoltare se prima non hai accolto e non puoi accogliere se dentro al tuo cuore non c’è amore.
Madre Teresa di Calcutta, donna Santa che ci ha lasciato un grande esempio di carità, quando le veniva chiesto come faceva a provare così tanto amore per il prossimo e soprattutto per i più bisognosi, lei rispondeva sempre che se non fosse per la preghiera e l’ascolto della Parola di Dio non ce l’avrebbe mai fatta.
La celebrazione della Santa Messa e le note finali di “Ecco il nostro sì”, hanno concluso questo bel weekend di formazione lasciando in noi la serenità e la gioia di salutarci calorosamente, dandoci appuntamento al prossimo imprescindibile incontro.

 

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