Sabato XXV settimana TO B – Commento e Vangelo (Santi Arcangeli Michele, Gabriele e Raffaele)
a cura di Francesca Lomascolo
VANGELO:
Dal Vangelo secondo Giovanni (1,47-51)
In quel tempo, Gesù, visto Natanaèle che gli veniva incontro, disse di lui: «Ecco davvero un Israelita in cui non c’è falsità». Natanaèle gli domandò: «Come mi conosci?». Gli rispose Gesù: «Prima che Filippo ti chiamasse, io ti ho visto quando eri sotto l’albero di fichi». Gli replicò Natanaèle: «Rabbì, tu sei il Figlio di Dio, tu sei il re d’Israele!». Gli rispose Gesù: «Perché ti ho detto che ti avevo visto sotto l’albero di fichi, tu credi? Vedrai cose più grandi di queste!».
Poi gli disse: «In verità, in verità io vi dico: vedrete il cielo aperto e gli angeli di Dio salire e scendere sopra il Figlio dell’uomo».
COMMENTO:
La liturgia che la Chiesa oggi ci dona vuole ricordarci quanto il nostro mondo sia aperto a Dio, e che siamo sempre in comunicazione con il cielo. Il cielo è aperto su di noi e la comprensione della nostra vita non è solo cronaca, soltanto ciò che vediamo, ma è mistero.
Si può dire che anche per noi valga la stessa promessa che Gesù fa a Natanaèle: anche nella nostra vita siamo spettatori, purtroppo a volte distratti e superficiali di tanti miracoli ma il cielo si apre anche per noi per portare a Dio le nostre preghiere. Non dobbiamo stupirci di questo: Dio ha davvero a cuore il nostro destino eterno, per cui ogni occasione è buona per indicarci la via della vita e della salvezza. Per questo, dovremmo imparare a tendere l’orecchio del cuore per riconoscere la voce di Dio, in modo che possiamo farne tesoro dei suoi insegnamenti.