“Ascolta popolo mio”, il Vescovo presenta la lettera pastorale alla diocesi di Lecce.
Martedì 26 Febbraio alle ore 17 presso l’aula Magna del Codacci-Pisanelli l’Arcivescovo Seccia alla presenza di quasi cinquecento persone ha vuto presentare la lettera pastorale “Ascolta popolo mio” rivolta a sacerdoti, laici e consacrati.
Il dibattito è stato introdotto dal prof. Nicola Paparella che durante il suo intervento introduttivo ha voluto concentrare la sua riflessione sul numero 55 in cui il vescovo ha voluto ricordare ai presbiteri l’importanza del loro ministero con l’invito di mettersi in ascolto dello Spirito Santo e di non essere “padroni della vigna”.
A seguire l’intervento del rettore del Seminario regionale di Molfetta Don Gianni Caliandro.
Il nostro Dio è un Dio che parla e di fronte a Dio c’è l’uomo che ascolta. Quindi il principio dell’uomo è l’ascolto. cfr Dt 6
In questo testo è Dio che parla ad Israele come popolo che ascolta. La sua passività è posta da Qualcuno che parla. Inoltre dal punto di vista antropologico è il primo senso, non a caso il bambino avverte il rumore del battito del cuore della mamma. Quindi un essere accolto incondizionato. Imparerà a parlare imparando ad ascoltare. E pian piano si diventerà una persona.
Dunque noi come Chiesa siamo ciò che ascoltiamo. Dio non vuole avere potere ma la volontà dell’Amore che esige libertà.
A seguire l’intervento di mons. Pietro De Santis, Direttore dell’Istituto Pastorale Pugliese.
Ha voluto ribadire che le parrocchie se diventano autoreferenziali si ammalano. Infatti proprio San Giovanni Paolo II nel documento sulla Chiesa del terzo millennio ha ricordato ad essa che avrà il compito di contemplare e rivelare.
Spesso guardando le agende delle parrocchie si notano i numerosi impegni e quindi ecco l’importanza di partire da una pastorale che parta dal cuore.
Prima della conclusione l’intervento della prof.ssa Serena Quarta
che ha voluto analizzare la lettera dal punto di
vista sociologico con esplicito riferimento a quelle che sono le esigenze della popolazione leccese con una particolare attenzione alla povertà.
A termine il Vescovo ha voluto concludere l’Assemblea ribadendo l’importanza di tornare ad essere comunità capaci di accogliere la sua Parola.