Giovedì Santo

Ritagliati un momento di preghiera in questo giovedì santo… nella notte!

“Il velo del tempio si squarció” (Mt 27,51)

SPIEGAZIONE: Nel tempio di Gerusalemme di «veli» (tende) ce n’erano due: uno stava davanti all’altare dell’incenso, dove i sacerdoti accedevano ogni giorno; l’altro separava la zona riservata ai sacerdoti da quella del Santo dei Santi, nel quale poteva entrare solo il Sommo Sacerdote una volta all’anno nel Giorno dell’Espiazione. Fu quest’ultimo il Velo che si squarciò.
Tanto per dare l’idea della straordinarietà del fatto, lo storico ebreo Giuseppe Flavio diceva che nemmeno due cavalli legati a questa grande tenda, sarebbero riusciti a strapparla. La sua manutenzione era veramente un’impresa: alta quasi venti metri e spessa dieci centimetri, per poterla arrotolare si diceva che ci volessero una settantina di uomini.
La lacerazione del Velo del Tempio corrisponde all’eliminazione di ciò che si frapponeva tra il luogo dov’era l’alleanza e il luogo dell’offerta e il popolo; quindi l’ultimo respiro di Gesù annulla la separazione cultuale, cioè la distanza tra Dio e l’uomo è colmata da Cristo, il cui sangue bagna la nostra terra e stipula l’unità tra l’uomo e Dio.