Mercoledì XXXI settimana TO B – Commento e Vangelo

a cura di Alessandro Del Giudice
VANGELO:
Dal Vangelo secondo Luca (14,25-33)
In quel tempo, una folla numerosa andava con Gesù. Egli si voltò e disse loro:
«Se uno viene a me e non mi ama più di quanto ami suo padre, la madre, la moglie, i figli, i fratelli, le sorelle e perfino la propria vita, non può essere mio discepolo. Colui che non porta la propria croce e non viene dietro a me, non può essere mio discepolo.
Chi di voi, volendo costruire una torre, non siede prima a calcolare la spesa e a vedere se ha i mezzi per portarla a termine? Per evitare che, se getta le fondamenta e non è in grado di finire il lavoro, tutti coloro che vedono comincino a deriderlo, dicendo: “Costui ha iniziato a costruire, ma non è stato capace di finire il lavoro”.
Oppure quale re, partendo in guerra contro un altro re, non siede prima a esaminare se può affrontare con diecimila uomini chi gli viene incontro con ventimila? Se no, mentre l’altro è ancora lontano, gli manda dei messaggeri per chiedere pace.
Così chiunque di voi non rinuncia a tutti i suoi averi, non può essere mio discepolo».
COMMENTO:
Gesù, mentre viene seguito da una folla, spiega loro le condizioni per seguirlo ed essere Suo discepolo. è necessario un amore totalizzante, più di ogni cosa, perché più amiamo Lui, pù saremo in grado di vivere una gioia grande.
Gesù è passione, dono totale, pienezza, …. Guardiamo a come seguiamo Gesù, su che cosa stiamo investendo, cosa ci stimola e ci inquieta, ci distrae e ci smuove; perché solo Dio può colmare la nostra inquietudine: Egli riempe il desiderio di infinito che ci portiamo dentro.