Giovedì XXX settimana TO B – Commento e Vangelo (Solennità di Tutti i Santi)

VANGELO:
Dal Vangelo secondo Matteo (5,1-12a)
In quel tempo, vedendo le folle, Gesù salì sul monte: si pose a sedere e si avvicinarono a lui i suoi discepoli. Si mise a parlare e insegnava loro dicendo:
«Beati i poveri in spirito,
perché di essi è il regno dei cieli.
Beati quelli che sono nel pianto,
perché saranno consolati.
Beati i miti,
perché avranno in eredità la terra.
Beati quelli che hanno fame e sete della giustizia,
perché saranno saziati.
Beati i misericordiosi,
perché troveranno misericordia.
Beati i puri di cuore,
perché vedranno Dio.
Beati gli operatori di pace,
perché saranno chiamati figli di Dio.
Beati i perseguitati per la giustizia,
perché di essi è il regno dei cieli.
Beati voi quando vi insulteranno, vi perseguiteranno e, mentendo, diranno ogni sorta di male contro di voi per causa mia. Rallegratevi ed esultate, perché grande è la vostra ricompensa nei cieli».
COMMENTO:
Oggi ricorre la festa non solo di chi è già santo, ma di tutti noi. Perché la nostra missione sulla terra è proprio questa:  diventare santi. Ma come raggiungere quest’obiettivo? San Giovanni Bosco, rispondendo a San Domenico Savio gli disse: Ti voglio regalare la formula della santità. Eccola: Primo: allegria. Ciò che ti turba e ti toglie la pace non viene da Dio. Secondo: i tuoi doveri di studio e di pietà. Attenzione a scuola, impegno nello studio, impegno nella preghiera. Tutto questo non farlo per ambizione, ma per amore del Signore. Terzo: far del bene agli altri. Aiuta i tuoi compagni sempre, anche se ti costa sacrificio. La santità è tutta qui”.
Mentre Gesù nel Vangelo di oggi ci ricorda che si può diventare santi se orientati dalle beatitudini. Dunque quel “Beati” non deve essere visto come un’espressione lontana da noi, ma possa diventare per noi bussola sul nostro cammino verso la vera felicità. Una felicità che nonostante le prove e le gioie della vita ci porterà verso l’Eternità.