Sabato XVI settimana TO B – Commento e Vangelo

VANGELO:
Dal Vangelo secondo Luca (10,17-24)
In quel tempo, i settantadue tornarono pieni di gioia, dicendo: «Signore, anche i demòni si sottomettono a noi nel tuo nome».
Egli disse loro: «Vedevo Satana cadere dal cielo come una folgore. Ecco, io vi ho dato il potere di camminare sopra serpenti e scorpioni e sopra tutta la potenza del nemico: nulla potrà danneggiarvi. Non rallegratevi però perché i demòni si sottomettono a voi; rallegratevi piuttosto perché i vostri nomi sono scritti nei cieli».
In quella stessa ora Gesù esultò di gioia nello Spirito Santo e disse: «Ti rendo lode, o Padre, Signore del cielo e della terra, perché hai nascosto queste cose ai sapienti e ai dotti e le hai rivelate ai piccoli. Sì, o Padre, perché così hai deciso nella tua benevolenza. Tutto è stato dato a me dal Padre mio e nessuno sa chi è il Figlio se non il Padre, né chi è il Padre se non il Figlio e colui al quale il Figlio vorrà rivelarlo».
E, rivolto ai discepoli, in disparte, disse: «Beati gli occhi che vedono ciò che voi vedete. Io vi dico che molti profeti e re hanno voluto vedere ciò che voi guardate, ma non lo videro, e ascoltare ciò che voi ascoltate, ma non lo ascoltarono».
COMMENTO:
Il Vangelo di Luca afferma che non basta vincere le tentazioni dei demoni quanto di mettere in ascolto la parola di Dio con gioia. Ovvero trasmettere ciò che è stato a sua volta accolto e custodito nel cuore.
Mi piace soffermarmi sulla parola “gioia” usato dai settandadue e da Gesù. Un collegamento tra l’annuncio e la preghiera, che avviene non in modo indifferente ma gioioso.
Dovremmo provare a diventare tutti annunciatori con il sorriso, con quella stessa gioia che abbiamo ricevuto da Dio.