Mercoledì XXI settimana TO B – Commento e Vangelo (Martirio di San Giovanni Battista)

a cura di Francesca Lomascolo

VANGELO:
Dal Vangelo secondo Marco (6,17-29)
In quel tempo, Erode aveva mandato ad arrestare Giovanni e lo aveva messo in prigione a causa di Erodìade, moglie di suo fratello Filippo, perché l’aveva sposata. Giovanni infatti diceva a Erode: «Non ti è lecito tenere con te la moglie di tuo fratello». Per questo Erodìade lo odiava e voleva farlo uccidere, ma non poteva, perché Erode temeva Giovanni, sapendolo uomo giusto e santo, e vigilava su di lui; nell’ascoltarlo restava molto perplesso, tuttavia lo ascoltava volentieri.
Venne però il giorno propizio, quando Erode, per il suo compleanno, fece un banchetto per i più alti funzionari della sua corte, gli ufficiali dell’esercito e i notabili della Galilea. Entrata la figlia della stessa Erodìade, danzò e piacque a Erode e ai commensali. Allora il re disse alla fanciulla: «Chiedimi quello che vuoi e io te lo darò». E le giurò più volte: «Qualsiasi cosa mi chiederai, te la darò, fosse anche la metà del mio regno». Ella uscì e disse alla madre: «Che cosa devo chiedere?». Quella rispose: «La testa di Giovanni il Battista». E subito, entrata di corsa dal re, fece la richiesta, dicendo: «Voglio che tu mi dia adesso, su un vassoio, la testa di Giovanni il Battista». Il re, fattosi molto triste, a motivo del giuramento e dei commensali non volle opporle un rifiuto.
E subito il re mandò una guardia e ordinò che gli fosse portata la testa di Giovanni. La guardia andò, lo decapitò in prigione e ne portò la testa su un vassoio, la diede alla fanciulla e la fanciulla la diede a sua madre. I discepoli di Giovanni, saputo il fatto, vennero, ne presero il cadavere e lo posero in un sepolcro.

COMMENTO:
Il brano del Vangelo presenta Giovanni Battista, martire della corruzione di Erode e della sua corte.
Erode temeva Giovanni perchè affermava la verità. Giovanni dichiarava che non fosse lecito avere come moglie Erodiade, moglie di suo fratello. Per questo motivo Erodiade odiava Giovanni e aspettava il momento opportuno per “eliminarlo”.
La verità provoca fastidio, è scomoda specialmente quando si tratta di coscienza. Oggi, facilmente pensiamo che tutto sia lecito e dovuto, condanniamo chi ci fa vedere la verità. Anche Gesù diceva sempre la verità e per questo fu crocifisso. Giovanni aveva denunciato il vizio di erode, Gesù  l’ipocrisia dei farisei. Noi giovani dobbiamo essere testimoni della verità  che è  Cristo e non avere paura di essere “condannati” dal mondo contemporaneo che segue le “false” verità