Martedì XXI settima TO B – Commento e Vangelo (Sant’Agostino)

a cura di Gabriele Calandrino

VANGELO:
Dal Vangelo secondo Matteo (23,23-26)
In quel tempo, Gesù parlò dicendo: «Guai a voi, scribi e farisei ipocriti, che pagate la decima sulla menta, sull’anéto e sul cumìno, e trasgredite le prescrizioni più gravi della Legge: la giustizia, la misericordia e la fedeltà. Queste invece erano le cose da fare, senza tralasciare quelle. Guide cieche, che filtrate il moscerino e ingoiate il cammello!
Guai a voi, scribi e farisei ipocriti, che pulite l’esterno del bicchiere e del piatto, ma all’interno sono pieni di avidità e d’intemperanza. Fariseo cieco, pulisci prima l’interno del bicchiere, perché anche l’esterno diventi pulito!».

COMMENTO:
Gesù parla contro gli scribi e i farisei prendendo di mira non le persone in se per se, ma il loro comportamento e la pretesa di essere vere e proprie guide religiose. Il vero pastore è colui che dona pienamente la propria vita per le sue pecore. Con la stessa dedizione di Colui che cerca la pecora smarrita è una volta trovata l’abbraccia e stringe a se, riempiendola del suo amore. Questo stesso amore offerto da Gesù per tutti i popoli, è davvero così grande e non tollera che alla gente vengano imposte delle norme puramente esteriori. L’evangelista ci dice che è facile lasciarsi prendere dall’egocentrismo, che porta a pensare alla propria felicità bloccando quella degli altri. L’amore per se stessi fa dimenticare la misericordia e spinge a “filtrare il moscerino e ingoiare il cammello”. Dobbiamo accogliere prontamente la parola di Dio custodendola e mettendola in pratica