Parrocchia San Giovanni Bosco – San Pietro Vernotico

Don Pietro, uomo di Dio al servizio dell’uomo.

Personaggio volitivo, tenace, battagliero, l’esatto opposto del Don Abbondio manzoniano, che, pauroso, si sentiva come un vaso di coccio costretto a viaggiare fra tanti vasi di ferro, don Pietro Cocciolo ha avuto come sua cifra identificativa il coraggio, l’intraprendenza, la disponibilità al dialogo ed una speciale attenzione ai bisogni altrui, in particolare dei più deboli, i giovani, gli anziani, i poveri.

Non di coccio era fatto don Pietro, ma di ferro, di indomita volontà a perseguire gli obiettivi prefissi, anche i più ambiziosi, volti tutti alla crescita, non solo spirituale e morale, ma anche culturale, sociale ed economica della comunità sampietrana.

             Eppure don Pietro non era originario del nostro paese, essendo nato nel limitrofo Torchiarolo il 24 giugno 1928, ma sampietrano lo era diventato a tutti gli effetti sin dal 1954, quando, ad un anno dalla sua ordinazione sacerdotale, avvenuta il 14 giugno 1953, era stato associato alla Parrocchia di S. Maria Assunta, l’unica all’epoca esistente in S. Pietro Vernotico, divenendone viceparroco. E sin dall’inizio questo giovane prete si rivelò un vero dono per la nostra comunità, dando prova di un impegno appassionato, totale, di un’encomiabile attitudine alla progettazione, all’organizzazione e all’azione.

             Se, come sostiene J. Swift, “chiunque riesca a far crescere due spighe di grano dove ne cresceva una sola rende un servizio al suo Paese e all’umanità”, don Pietro, non due, ma decine e decine, centinaia di spighe è riuscito a far germogliare nel nostro paese con il suo prezioso apostolato, attraverso le numerose cariche da lui ricoperte e le notevoli opere da lui realizzate o comunque sostenute. 

             Se ne rammentano, qui di seguito, le più rilevanti:

             Ancora una volta determinante fu l’attivismo dell’indomito don Pietro, coadiuvato in questo

             dall’Amministrazione Comunale: tanto pressanti furono le richieste, le sollecitazioni, che alla

fine ottenne dalla Provincia la consegna della sospirata sede, benché in più riprese e in un arco di tempo lungo un decennio, ma funzionale e completa di attrezzature, laboratori, palestra, campo sportivo.                                                                   

E sempre all’iniziativa del Nostro si deve l’intitolazione della scuola a Nicola Valzani, sacerdote sampietrano, patriota di idee mazziniane, che nel 1848 prese parte attiva ai moti risorgimentali svoltisi a Lecce e in altri Comuni salentini, per i quali fu incarcerato e dovette scontare nove anni di carcere duro a Nisida.  A don Pietro va quindi riconosciuto anche il merito di aver fatto scoprire ai sampietrani un loro illustre ed eroico concittadino, rimasto a lungo misconosciuto.

Vice preside fino al raggiungimento della pensione (1995), docente di Religione, don Pietro Cocciolo è stato il vero “factotum” del “Valzani”, centro propulsore, animatore instancabile di innumerevoli attività, le più varie, da quelle culturali a quelle sportive, ai viaggi di istruzione, sempre dalla parte degli studenti; talvolta apparentemente burbero, era però sempre disposto ad ascoltarli e a difenderli nel giusto. E per la scuola giunse a svolgere anche i lavori più umili: c’è chi ricorda di averlo visto, con la tonaca impolverata, spazzare e ordinare le aule, dando così prova di un’altra sua dote: l’umiltà.

Istituita il 31 gennaio 1974, la nuova Parrocchia ebbe sede provvisoria presso la Chiesa di Sant’ Antonio da Padova, fino al completamento dell’omonima Chiesa Parrocchiale, inaugurata solennemente il 31 gennaio 1987, nella ricorrenza della festa di S. Giovanni Bosco, il Santo più amato dal Nostro, che ai valori della spiritualità salesiana (semplicità, solidarietà, operosità gioiosa, fedeltà) improntò tutto il suo apostolato, inteso come servizio alla comunità, con attenzione preferenziale per i giovani.   

Lavorare per i giovani, specialmente i più poveri, per la loro formazione integrale, in funzione preventiva contro ogni rischio di devianza, è stato il cardine dell’azione educativa di don Pietro, che, sempre nel solco di don Bosco, volle dotare la Parrocchia di un Oratorio e di un ampio e ben strutturato Cine-Teatro, l’unico oggi funzionante sul territorio dopo la chiusura di due cinema storici; e sempre attiva è l’ormai storica Compagnia Teatrale che di don Pietro Cocciolo porta il nome.

La presenza della Parrocchia, divenendo in breve tempo, con le sue innumerevoli attività, centro di aggregazione, ha contribuito efficacemente alla crescita religiosa, sociale e culturale dell’intera comunità di Don Bosco.

             Alla luce di quanto ricordato, preziosa appare l’opera svolta da questo piccolo grande Sacerdote, ammirevole soprattutto oggi, in un’epoca di diffusa crisi della famiglia e delle altre agenzie educative, quando più urgente si sente il bisogno di relazioni positive e di affidabili persone di riferimento. Come lo è stato certamente don Pietro per le numerose generazioni di giovani cresciute con lui e per l’intera comunità sampietrana, alla quale don Pietro ha fatto dono della propria vita e dalla quale sarà sempre ricordato con affetto ed eterna gratitudine.